Ciao,
a me pare incredibile sia già la fine del 2024, e a te? Mi fa ancora più strano considerando che attendevo ardentemente questo momento: ho iniziato a dire “non vedo l’ora che finisca” quando il mio fatturato è sceso all’improvviso dopo aver perso due clienti, l’ho supplicato di lasciarmi in pace dopo aver detto addio a Pavel e quando eventi imprevedibili e improvvisi hanno fatto vacillare i muri di casa, i nostri corpi e i nostri cuori.
Ho ripetuto più volte “2024, basta ti prego” stanca, delusa, arrabbiata, a volte con le lacrime agli occhi, altre volte con le maniche tirate su. Perché nonostante tutto, sono rimasta sempre in piedi, aggrappandomi alle cose meravigliose che potevo osservare, sentire, toccare.
Come Lila che va verso il suo primo giorno di scuola, i miei 40 anni felici e potenti, la mia prima mappa, un mio disegno dentro una rivista. Oppure riuscire finalmente a riprendere in mano la mia comunicazione e vederne subito i risultati, conoscere persone belle con cui immaginare e costruire nuove storie. E poi c’è questa newsletter, la mia stanza tutta per me, a lungo desiderata, che mi ha regalato tante emozioni e risultati inaspettati.
A gennaio, quando ho lanciato Piccola Edition, eravamo un piccolo villaggio di 482 persone, e oggi siamo più di 1000: un incremento di 538 lettori e lettrici che ringrazio di cuore! Sono passata a due uscite mensili e, anche se mai avrei scommesso su di me, sono riuscita a mantenere la costanza (quasi sempre). Ho scritto e illustrato 22 newsletter, compresa questa, e totalizzato 18.847 parole – quasi un piccolo romanzo! Senza contare, naturalmente, le parole disegnate.
La newsletter più amata, con più cuori, è stata quella sul fallimento (e spero che se ne continui a parlare senza veli, e senza vergogna); invece, quella che ha generato più iscrizioni è stata questa.
Qualcosa è stata visualizzata quasi 21mila volte. Questa la top 3 delle puntate più lette:
Questi numeri non vogliono essere un vanto. Per me sono come un post-it con su scritto Questa è la strada. Mi ci è voluto del tempo per darmi il permesso di scrivere Qualcosa, per silenziare la voce che mi sussurrava che nessunǝ mai avrebbe letto le mie parole, e per convincermi che sì, sono anche un’illustratrice.
Questa è la strada significa che investire le mie energie in questa piattaforma, creando uno spazio davvero mio, dove mi sento libera di essere me stessa, è stata la scelta giusta. Anche se a malincuore - visto che gli scrivo ancora lettere d’amore - ho dovuto ammettere che Instagram non poteva più essere il fulcro della mia comunicazione online.
Ogni parola scritta, ogni illustrazione creata, ogni puntata inviata ha contribuito a costruire qualcosa di significativo. Per questo ti ringrazio: senza di te nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. So che tra chi mi legge c’è qualcunǝ che si trova nello stesso punto in cui ero io prima di lanciare Qualcosa. Spero che questi numeri e le mie parole ti aiutino a trovare il coraggio di tuffarti.
E allora ti lascio, non con una lista di buoni propositi, ma con 4 post-it che immagino di attaccare sulla mia scrivania e che vorrei guidassero il mio 2025 (uno, lo avevo già anticipato a fine novembre): sono tutte cose che vorrei accadessero nella mia vita lavorativa e non, un promemoria di ciò che voglio costruire, giorno dopo giorno. Non sarà sempre facile, ma voglio provarci.
E tu? Quali sono i promemoria che vuoi portare con te nel nuovo anno? Spero che queste parole ti siano di ispirazione per scegliere con cura il tuo bagaglio per il 2025.
Nelle scorse settimane ho inviato una cartolina illustrata a tutte le persone che hanno lavorato insieme a me in questo 2024: un modo speciale per ringraziarlз di avermi scelta, e di essersi fidatз di me. Molte di quelle persone sono arrivate a me tramite questa newsletter: ancora una conferma della strada intrapresa qui con Qualcosa.
Ogni cartolina spedita mi ha ricordato tutti i progetti belli che hanno preso vita, che si sono srotolati davanti ai miei occhi, e i passi enormi che hanno fatto, con me e dopo di me: sono davvero orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto, e di aver reso l’internet un posto più bello, insieme.
Cosa accadrà nella nuova stagione 2025? Per adesso posso raccontarti che inizierò a occuparmi della comunicazione online di uno studio di psicologia, continuerò a lavorare per DWF - che nel 2025 raggiungerà un traguardo davvero importante - e sarò di supporto a RVM. A tutto questo potrebbero aggiungersi altri due progetti molto interessanti e una cosa pazza.
Se hai qualcosa di cui parlarmi, un problema da risolvere, una cosa da aggiustare, sappi che lo spazio per le call conoscitive riparte dal 13 gennaio: 30 minuti di chiacchiere per capire se sono la persona giusta per te. Scrivimi qui e raccontami di cosa hai bisogno, non vedo l’ora di aiutarti.
Ho appena finito Compagna Cuculo di Anke Feuchtenberger, e Unastoria di Gipi: il primo, animato da disegni poetici in bianco e nero è stato un trip bellissimo ma pesantissimo per la storia che man mano si dipana in mezzo a boschi e orfanotrofi assurdi; il secondo un regalo trovato sotto l’albero e letto in meno di un giorno.
Sto leggendo Lasciarsi cadere di Lydia Yuknavitch ma sto facendo fatica a entrarci.
Leggerò leggerò, qualche titolo tra quelli che mi sono stati regalati questo natale, forse Il bambino di Fernando Aramburu.
A casa nostra la televisione non può essere accesa per guardare contenuti che non siano film, cartoni, serie tv scelti da Lila. Potremo dire che è lei la proprietaria, o almeno fino a quando non è in casa o a dormire (finalmente). Capita spesso però, che ci si trovi davanti alla tv a guardare le stesse cose.
Quest’anno è successo con Hilda, amata alla follia da tutti noi: tratta dal fumetto di Luke Pearson, racconta le avventure di una ragazzina dai capelli blu, nella città di Trolberg e nei boschi vicini, insieme ai suoi amici Frida e David, al suo cervolpe Twig, all'elfo Alfur. Ebbene sì, Hilda vive in un mondo che sembra il nostro ma con qualche eccezione: giganti che passeggiano per i boschi, creature volanti, nuvole e corvi parlanti, fate, streghe e soprattutto troll.
Ovviamente abbiamo divorato le tre stagioni - a volte facendo binge watching spinto - e il film (Hilda e il Re della montagna), facendoci grasse risate e lunghi pianti (soprattutto per Twig, che ci ha fatto pensare al nostro adorato amico Pavel).
Te lo consiglio anche se non sei munito di accessorio bambinǝ: ti piacerà!
Prima di augurarti un buon inizio voglio ringraziarti ancora per il sostegno, per le donazioni, per avermi letta, per avermi fatto compagnia, per avermi raccontato qualcosa di te. Grazie, davvero!
Scrivimi quali post-it sceglierai per il tuo 2025: puoi farlo nei commenti, o in privato qui. Se invece sei troppo pigrǝ per scrivermi, ti basterà lasciarmi un cuore o condividere questa puntata con chi non è stato fan del 2024.
Buon anno!
A
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Qualcosa è gratuita ma richiede davvero tanto lavoro. Se ti va puoi lasciarmi una piccola o grande offerta per sostenere questo progetto e il lavoro che c'è dietro offrendomi un caffè o un tramezzino. Grazie.
Cara Alice, grazie davvero per questo racconto, mi ha messo addosso un'energia luminosa di cui avevo proprio bisogno. Ogni volta che ti leggo mi accendi una luce. Grazie per la tua forza, avanti tutta e viva Qualcosa!
Hilda 💙 è una meravigliosa lezione di coraggio! E anche questa letterina di fine anno lo è, grazie per aver condiviso con noi queste riflessioni ( e anche le 18.847 parole di cui sopra! Un grande regalo ).
È bello e prezioso tenersi strette attraverso un sentire fatto di fili rossi che abbracciano tutte le nostre vite, diverse eppure vicine 🥹 Ti auguro un 2025 gentile e pieno di cose belle ❤️
(e ancora e sempre grazie per avermi presa per mano e portata nel tuo mondo con parole tutte per me e le mie illustrazioni, te ne sono grata ❤️)