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Martina Madia's avatar

La scuola non sta benissimo, è una grande verità e chi sta dall'altra parte della cattedra (come me) spesso sente il peso di questo lavoro che il mondo vive un po' come una missione umanitaria: le/i docenti devono tenere duro, restare fedeli a loro stessi, fare ciò che fanno per passione e se poi capita anche uno stipendio ringraziare e baciare a terra a prescindere. E qui ci sarebbe un'enorme gigantesca parentesi da aprire a riguardo, e tu hai perfettamente spiegato come questa condizione sia strettamente legata anche alla presenza prevalentemente femminile nel corpo docenti, e a come anche questo venga percepito come un lavoro di cura, in cui devi essere sempre sorridente e accogliente, anche se non ti pagano per tre mesi e ti imbottiscono di lavoro extra che altrimenti non si saprebbe proprio a chi far fare. Dovrebbe riguardarci un po' tutti il mondo della scuola, gioverebbe soprattutto a chi su quelle sedie ci resta seduta/o per ore senza averlo chiesto in fondo, che ci siano in giro genitori come te e tuo marito mi fa comunque ben sperare! Un abbraccio 💕

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IgorB's avatar

Avrei tante cose da dire ma fatico a esprimerle brevemente e senza fare il qualunquista. Condivido ogni parola scritta sulla scuola, con l'amara constatazione che spesso i genitori (e i rappresentanti dei) invece di avere un ruolo attivo e propositivo si intromettono nella didattica senza averne titolo. Io non sopporto chi mi dice come fare il mio lavoro senza averlo mai fatto e soprattutto senza sapere in cosa consiste, immagino che per la maggior parte degli insegnanti sia lo stesso quando si trovano di fronte ingerenze eccessive.

Per fortuna Primaria e Secondaria di primo grado qui a casa le abbiamo superate... non invidio chi inizia adesso il percorso.

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