Ciao,
come promesso arriva una terza e nuova versione di Qualcosa.
Dopo averci ragionato su ho pensato a questa nuova versione per rendere la newsletter ancora più fruibile: alcune puntate, tra testi e disegni, diventavano molto lunghe e alcune delle rubriche finivano in fondissimo e erano spesso sacrificate.
In questa nuova versione troverai quindi le mie letture, un consiglio di qualcosa che mi ha fatto battere il cuore, e ovviamente dei disegni: qui vorrei, non solo divertirmi, ma anche sperimentare nuovi formati, nuovi stili. Ecco la mia prima striscia:
Galeotta una mail di AppleTv con un’offerta da non perdere, ho rinnovato il mio abbonamento e ho così recuperato la seconda stagione de Il premio del destino (The Big Door Prize): nel piccolo alimentari di Deerfield - una cittadina sperduta in un qualunque angolo degli Stati Uniti - arriva un giorno uno strano e luminoso macchinario che rivela, sotto forma di biglietto da visita, il tuo vero potenziale. Ovviamente ci cade tutto il paese, anche i miscredenti. Tuttз danno di matto, cambiano lavoro, vita, chiudono - o aprono - relazioni, si liberano di vecchi fardelli.
Ci sono anche vari misteri che tra la prima e la seconda stagione si rivelano pian piano, anche grazie al macchinario che evolverà in un modo davvero inaspettato. Questa qui è una serie che ti spinge a farti domande senza però ammorbarti eccessivamente, perché si ride, cazzo se si ride. Soprattutto con un paio di personaggi pazzeschi, tipo il padre cowboy: il suo potenziale è fare lo sceriffo, ma lui vuole pattinare sul ghiaccio da quando è ragazzino. E poi c’è Giorgio - nonostante il mio rapporto di amore e odio nei suoi confronti - il proprietario del più grande ristorante del paese, italo americano, sempre vestito con delle attillatissime tute in acetato che, devo ammetterlo, è un personaggio incredibile.
Vedetele presto, e preparatevi perché con molta probabilità non ci sarà una terza stagione. MALEDETTI!
Ho appena finito* Joe la pirata di Hubert e Virginie Augustin che racconta la vita pazzissima di Barbara Carstairs, un’ereditiera così ricca che a una certa si compra un’intera isola, ma soprattutto una donna così carismatica che riesce a far innamorare di lei qualunque donna al mondo, compresa Marlene Dietrich.
(* non l’ho proprio proprio appena finita ma mi è tornata in mente oggi grazie alle dichiarazioni di chiusura sulle coppie omosessuali da parte di Papa Prevost. Vabbè, Amie, ma che ci aspettavamo?!)
Sto leggendo La seconda venuta di Hilda Bustamante di Salomé Esper, con la traduzione di Carlo Alberto Montalto: una 79enne risorge scompigliando la vita del paesino in cui viveva e delle persone che l’hanno amata in vita e che non hanno smesso di amarla anche da morta. Per adesso una lettura accogliente. Ne parliamo insieme alle/ai Prenestiners martedì 27 maggio alle ore 19:30 da Sparwasser, in caso ti vada di venire.
Leggerò un po’ delle cose che ho impilate sul comodino da troppo tempo partendo dal libro che ha più polvere sopra, ehm.
Allora che dici, ho fatto bene a triplicare Qualcosa e a fare queste piccole modifiche? Voglio assolutamente sapere che ne pensi, perché alla fine sei tu che mi leggi e quello che conta è come ti trovi: puoi dirmelo qui o partecipare al sondaggio qui sotto.
Nel frattempo che aspettiamo l’exit poll, ti dico che:
presto uscirà una nuova puntata di Illustrami, e sono già al lavoro sulle prossime
l’agenda esplode di cose da fare e gli slot disponibili per le call conoscitive di maggio si stanno pian piano esaurendo. Smetti di pensarci e fissa la tua, adesso!
nelle prossime settimane potrò finalmente svelare delle cose a cui sto lavorando e non vedo l’ora di farlo, perché ne posso più di tenerle segrete.
Da Qualcosa che è tutto,
ciao ciao
A
Sono Alice Fadda, un’illustratrice che disegna di tutto, anche strategie per comunicare online: ho aperto una Clinica digital, un pronto soccorso per chi vuole tanto comunicare online ma non sa dove mettere le mani. Scrivimi per capire se posso aiutarti, nel frattempo qui sotto trovi i miei servizi.
Qualcosa è gratuita ma richiede davvero tanto lavoro: se ti va puoi lasciarmi una piccola o grande offerta per sostenere questo progetto e il lavoro che c'è dietro offrendomi un caffè o un tramezzino. Grazie.
Anche a me, guarda caso sono abbonata a Apple in questo momento, proprio un segno del destino!
Mi ha incuriosito un sacco il tuo racconto della serie "Il premio del destino": segnata subito!