Questo marzo è iniziato con la lotta, e finisce con la resa.
L’8 marzo ho lottato insieme a una marea di donne, camminando fianco a fianco a mia madre Anna e a mia figlia Lila: era la prima volta che accadeva, e ho messo questo ricordo al sicuro per non perderlo mai. Manifestare è sempre energia colma di suoni e volti che ti si infilano nelle orecchie e negli occhi, meravigliosa potenza che si espande ovunque abbracciandoti per giorni. Le gambe stanche, il cuore felice. E no, stavolta non ho pianto.
Ho pianto però da Tuba all’incontro con Cristina Rivera Garza, mentre parlava di sua sorella e di tante altre donne vittime di femminicidio. Ho pianto nel sentirle dire che Liliana era lì ad abbracciarci tutte, sotto il cielo bellissimo di Roma.
Ho iniziato a fare sport e che dolore e gioia insieme. Ho fatto giardinaggio, ho disegnato senza alcun scopo, non ho scritto quanto avrei voluto, sono stata bene ma poi mi sono dovuta arrendere. La resa a volte è inevitabile, non sempre si può combattere. Devi arrenderti alle cose che arrivano all’improvviso e ti stravolgono. Apri gli occhi e ti sembra la prima volta. La resa è necessaria, soprattutto se te lo dice il tuo corpo stanco. Ecco perché questa puntata esce senza miei disegni ma ospito con amore e orgoglio due giovanissimз illustratorз: Giacomo e Lila.
Il primo, mi vede così:
La seconda, mentre mi mostrava tronfia il disegno qui sotto, mi ha detto: “Mamma non voglio più fare la poliziotta ma quella che fa i disegni”. Ho pianto di gioia. (E che fosso scansato, poi.)
Mamma mia, che turbine che è stato marzo. Cerco di procedere con ordine sperando di non dimenticarmi nessunǝ:
ho aiutato Andrea Fassi a capire meglio i segreti di Substack. Ammetto che quando ho ricevuto la sua mail ero davvero super contenta perché sono molto fan della sua newsletter
e della sua scrittura: ogni pezzo tirato fuori da quel freezer mi tiene attaccata alla storia come quando leggevo la collana de I piccoli brividi da ragazzina.ho chiacchierato, per una consulenza sul suo profilo Instagram, con Antonella Sugameli, scrittrice di racconti per bambinз: l’ho aiutata a guardare i suoi contenuti con altri occhi, dandole consigli e nuovi spunti a cui ispirarsi. Incrocio tutto per lei e per i suoi meravigliosi progetti.
DWF, la rivista femminista di cui sono social media manager, ha appena lanciato il nuovo numero dedicato al lesbismo: si chiama Lesbiche amare e dentro ci sono anche delle splendide illustrazioni.
Il mese prossimo finisco la formazione con Pamela Frani, l’ideatrice del blog e di
: sono davvero molto orgogliosa di come si stia mettendo in gioco e di tutte le cose che sta imparando.
Mi sa che è tutto. Vuoi scoprire se posso aiutarti a sistemare quella rogna digital? Eddai, scrivimi che fissiamo una call!
Ho appena finito Racconto Palestina di Mohammad Sabaaneh: l’ho scoperto grazie ad Alessia Ragno e non potevo non leggerlo. Le tavole, incise dall’autore, sono un tripudio di bianco e nero che ti invade e ti trascina nel dolore di chi nasce in una terra che sanguina, da sempre occupata.
Sto leggendo diverse cose: La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi, L’ultima estate al cimitero di SantaMatita, Chi dice e chi tace di Chiara Valerio. Ehm, lo so: mi sa che è uno di quei momenti in cui devo fare ordine sul comodino.
Leggerò I giudizi sospesi di Silvia Dai Pra’: è il libro di aprile di Strategie Prenestine e al Festivalino Prenestino (dal 13 al 14 aprile da Sparwasser) inauguriamo un’edizione speciale del gruppo di lettura insieme all’autrice. Vieni anche tu?
Scoperta per caso in un momento di noioso zapping in pausa pranzo, Hacks mi ha fatto ridere e piangere come non succedeva da tempo. Gli ingredienti sono: una famosissima diva di Las Vegas, da una vita sul palco con il suo spettacolo di stand up comedy che sta per essere silurata in favore di artisti più apprezzati dai giovani, e una giovanissima autrice comica che, in seguito a una battuta infelice su un senatore gay, è stata bannata da ambienti e persone che contano. Disperata e in cerca di un lavoro accetta di collaborare con questa ricchissima signora che per arrotondare fa televendite su QVC. Mille colpi di scena, un po’ di sane mazzate al patriarcato e vari hip hip urrà al femminismo, e all’amicizia femminile. Non ci avete capito nulla? Guardatela!
Non era così che avevo immaginato questo numero ma stavolta dovevo ascoltarmi e arrendermi. Va bene così. La prossima volta spero di essere leggera leggerissima.
Se vi va potete scrivermi qui. Ci leggiamo fra qualche settimana con Qualcosa Piccola.
Ciao e buone vacanzine pasquali.
Qualcosa è gratuita ma richiede davvero tanto lavoro. Se ti va puoi lasciarmi una piccola o grande offerta per sostenere questo progetto e il lavoro che c'è dietro offrendomi un caffè o un tramezzino. Grazie.
Eh sì! Con te Alice sto imparando molto! 🙂
Grazie Alice!❄️