Frullatori e micce

Ma CIAO!
Ebbene, ci sono riuscita ad arrivare nelle vostre caselle anche questo mese e stavolta non vi costringerò a giocare fingendo che oggi sia un altro giorno della settimana. Oggi è davvero l’ultimo mercoledì del mese e questa è Qualcosa, una newsletter che continua a procrastinare.
Da dove iniziare? Io direi con una domanda di rito…

Ecco, mi sono sentita un pelino sopraffatta dalle cose da fare che non sono state il solito numero ma sono purtroppo raddoppiate perché marito è stato fermo un giro causa covid. E io ho come avuto l'improvvisa sensazione che un pianoforte mi fosse caduto addosso dal cielo, che piovessero rane, pure belle grosse, che la casa esplodesse ogni giorno (qui c'è un fondo di verità), che in pratica stesse arrivando l’Apocalisse.

È pur vero che ci sono state anche persone e cose belle, che devo ringraziare perché mi hanno trascinata fin qui, mi hanno continuamente sussurrato che ce l’avrei fatta, mi hanno incoraggiata a provarci nonostante lo stato d’animo che mi ha contraddistinta per diversi giorni fosse quello di Gizmo quando i Gremlins cattivi gli urlano “Gizmo caca” (ho pure cercato il video ma non ne ho trovato uno degno di nota).
Grazie allora, alle persone e cose salvifiche e luminose.


* parlo della diretta Ig di Valentina Aversano e Simona Sciancalepore su scrittura, creatività, liste, progetti che potete recuperare qui

Lanciala, una rubrica liberatoria
Ebbene si, è uscita oggi la mia nuova rubrica che avevo annunciato nella scorsa newsletter e che lancio in questo modo bislacco - ne sono consapevole. È stata ‘na faticaccia ma ne è valsa la pena e io sono felicissima.
Due cose su Lanciala: si tratta di una rubrica multidisciplinare che raccoglierà le storie di chi non ci sta più, di chi ha deciso di alzare la testa per non farsi schiacciare, di chi è scappatǝ perché non poteva fare altrimenti, di chi si è liberatǝ; si parte dal tema del lavoro, perché per me è stata la miccia incendiaria.
Lanciala è da oggi sul mio blog: leggetene tuttз e fatemi sapere che ne pensate. Se vuoi raccontarmi la tua storia liberatoria scrivimi a dimmitutto@alicefadda.com.

Ho appena finito Al tempo di Papà di Jiro Taniguchi, che pian piano si sta facendo spazio nel mio cuoricino di ragazza che sta scoprendo i manga e La ricreazione è finita di Dario Ferrari: ne ho parlato qui perché mi è piaciuto un sacco.
Sto leggendo Nuoto libero di Julie Otsuka, con la traduzione di Silvia Pareschi, perché è il libro del mese di Strategie Prenestine.
Leggerò La donna che scriveva i racconti di Lucia Berlin, tradotto da Federica Aceto, perché dopo averlo tenuto a lungo nel carrello di Libraccio, essermelo fatto rubare, e averlo ritrovato ho cliccato su acquista e non vedo l'ora di iniziarlo.

Ho visto Extraordinary perché non sapevo cos’altro guardare e SBAM ne sono rimasta completamente folgorata! Wired dice che è una specie di Fleabag in salsa Marvel e in effetti direi che ci sta: la protagonista si chiama Jen (Máiréad Tyers), ha 25 anni, va dietro a uno che non se la fila e lavora in un negozio che noleggia abiti e accessori per feste, ma nessuna sfiga della sua vita batte il fatto che non abbia ancora sviluppato il suo potere. E già perché il mondo di Extraordinary sembrerebbe proprio il nostro se non fosse che le persone che lo abitano hanno dei superpoteri unici e speciali che sviluppano all’incirca con la maturità. C’è chi ha una forza sovrannaturale, chi parla con gli animali, chi stampa oggetti 3D con il sedere, chi converte qualunque cosa in pdf, e chi con un solo dito può far provare un orgasmo tipo quello di Sally con l’insalata. Creata dall'esordiente Emma Moran, Extraordinary è leggera, divertente con quella sua buona dose di momenti su cui soffermarsi a ragionare: la rivedrei ora. Segnalo anche la presenza di Siobhán McSweeney, aka Sorella George Michael della serie Derry Girls: se l’avete amata lì, qui vi farà volare.
Qualcosa, la newsletter che procrastina ma che poi ce la fa, vi saluta con gioia e va a premiarsi per avercela fatta.
Vi ringrazio come sempre per avermi fatto compagnia in questo delirio disegnato. Se vi va scrivetemi.
Ci si becca a marzo!
Alice
