Ciao,
mi ero promessa che il Festival con Carlo Conti non lo avrei visto mai e poi mai e invece sono una banderuola, c’è poco da fare. Anche se a dirla tutta è stata una visione a mozzichi e bocconi: ho dormicchiato spesso con la tv che mi illuminava la faccia, mentre qualcunǝ si sgolava forte. Ma sono felice di non essermi persa la serata filo sarda con Geppi Cucciari e Mahmood, Creuza de Ma suonata tre volte (3!), l’esibizione dei Coma Cose e quella di Topo Gigio. Ah beh, e ovviamente saltello di gioia per aver scoperto la canzone più bella di tutto il festival.

La prima volta che ho sentito parlare di Francesca Murgia, è stato grazie alla mia amica Giulia: mi ha detto che dovevo assolutamente seguire questa sua amica illustratrice, e così ho fatto. Poi l’ho finalmente conosciuta dal vivo alla presentazione di un corso di mindfulness, che però lei ha deciso di non frequentare. A fine gennaio l’ho ritrovata a Succo, l’incontro tra freelance organizzato da Giulia Nicoletti e ovviamente non potevo farmi scappare questa occasione: eccola su Illustrami.
La storia con un Qualcosa di oggi sarà un po’ diversa perché non sarà illustrata e si avvarrà di un link esterno e di una grafica, ma ci tenevo a raccontartela.
Dal 2006 vivo a Centocelle (un quartiere situato nella parte est della città, se mi leggi da fuori Roma) ma ci ho messo molto tempo per scoprirla e amarla davvero. Intere parti del quartiere, vicinissime a casa, sono state a lungo off limits per me. Quando è nata Lila poi ho iniziato a viverlo davvero: ho fatto la scoperta di luoghi nuovi, imparando a frequentarli, ho iniziato a riconoscere le facce, a salutarle anche. Con l’ingresso alla primaria, questo far parte di una comunità è diventato ancora più reale, e forte.
Ecco perché sono particolarmente orgogliosa di quello che sta facendo il Mercato Arabo, un piccolo negozio gestito da due fratelli nati a Napoli da padre marocchino e madre tunisina, non solo per Centocelle. Hanno infatti pensato a una serie di aperitivi solidali per far conoscere al quartiere la cucina araba e marocchina, popolando così la via dove si trovano, e devolvendo parte del ricavato ai lavori di ristrutturazione della ex casa del custode, della scuola Iqbal Masih. Se ti va, appuntamento questa sera alle ore 18, in via degli Aceri 96.
Buon sabato italiano!
Se ti va puoi sempre scrivermi, lasciarmi un cuore o un commento. Qualunque cosa mi farà felice.
Ciao ciao
A
Lucio ❤️ bellissima illustrazione
Come ti capisco sulla necessità di sentirsi parte della comunità del quartiere. 🩷 le scuole dei bimby aiutano molto!