Ciao!
Stavolta parto, non con una citazione ma con l’incipit di un libro che non ho letto ma che ho regalato a una persona speciale. Pare che il libro sia bellissimo, ma si poteva capire già dall’incipit: io mi sono sentita così diverse volte.
Lo metto qui così fa da promemoria.
L’ho annunciato nell’ultimo numero di Qualcosa, ma lo ripeto anche qui perché magari ti è sfuggito: ho fatto ripartire il blog con una nuova puntata di Illustrami, la rubrica dedicata al mondo delle illustratrici che amo e seguo sui social. Galeotta una penna di Barbie, sono riuscita a farmi coraggio e ho chiesto a Valentina Merzi di poterla intervistare: sono molto felice di averla avuta come mia ospite perché la sua intervista oltre a essere divertente e anche piena di spunti interessantissimi.
Ve li ricordate gli internet point? Se ve li ricordate potreste averci passato moltissimo tempo come la sottoscritta. A San Lorenzo, ai tempi dell’università, ne frequentavo uno che aveva una piccola caffetteria all’interno, un pelo più carino, e pulito di quello che avevo sotto casa. Ricaricavo la mia tesserina, c’era una bella luce, e mi piaceva andarci. Un giorno, però, é stato l’ultimo.
Quel giorno, prima di lasciare l’internet point, vado in bagno per fare pipì. Mi lavo le mani, esco, mi infilo la giacca e oltrepasso l’uscita. Faccio un metro, forse mezzo, su via dei Marruccini e poi una voce dice: “Ehi scusa, hai il sedere di fuori!”. Guardo il mio sedere e l’azzurro fluo dei miei collant mi acceca confermando la tesi della voce. Mi lancio con le spalle al muro cercando di coprirmi il ministero, poi guardo la voce: si tratta di una ragazza affacciata dalla porta dell’internet point, lo stesso internet point pieno di gente che con altissima probabilità ha visto performare il mio sedere a causa della gonna sollevata e incastrata nei collant, azzurro fluo: in pratica una freccia luminosa, che indica le mie chiappe.
Quanto mi piacevano quei collant! E quanto mi piaceva andare in quell’internet point, ma non così tanto da passare sopra alla vergogna che abbiamo sentito io e il mio sedere quel giorno. Menomale che poi sono arrivati gli smartphone.
Ma ti va di raccontarmi una storia? Non deve per forza esserci un sedere di mezzo, ma se c’è lo ascolterò volentieri! Puoi scrivermi qui. E se ti va puoi lasciare un cuore, un commento o ricondividere con chi ti pare.
Io torno a fine mese, tu nel frattempo controllati bene prima di uscire dal bagno, non si sa mai.
A
SONO MORTA (e viva le api)
A una ragazza che conosco è successa la stessa cosa, solo che era a una festa ed era estate, quindi niente collant a coprire il ministero!!! Io, quando indosso la gonna, un' occhiata lì dietro la do sempre, non si sa mai